LA STORIA

Assedi e conquiste

Il Castello di Nocera, data la sua posizione strategica a metà strada tra Napoli e Salerno e data anche la fertilità della vallata su cui ancora oggi si erge maestoso, venne assediato per ben dieci volte di cui sette documentate e verificate per certo. Il dato interessante è che questa struttura non venne mai del tutto conquistata a seguito di un assedio, non a caso la tripla cinta muraria difendeva anche la Collina e il Borgo ai piedi dell’altura. Ricordiamo come nel 1385 papa Urbano sesto si barricò all’interno del Castello in segno di protesta verso Carlo III di Durazzo re di Napoli. Difatti il papa aiutò Carlo a diventare re e in cambio il nipote di Urbano, Francesco Prigano avrebbe dovuto ricevere dei possedimenti, cosa che di fatto non avvenne. L’assedio durò 7 mesi, il Papa non solo scampò alla congiura ordinata dai suoi cardinali il 13 Gennaio 1385, ma anche all’assalto dei Durazzeschi rotto dalle truppe del Conte di Nola.

Ultimi fasti e declino

Nel ‘400 Alfonso primo d’Aragona, re di Napoli rese grande la sua città, facendola diventare uno dei poli culturali ed economici di riferimento per l’intera Europa.
Il Castello divenne una semplice residenza di caccia e villeggiatura, il clima mite e l’aria salubre lo permettevano indubbiamente.
Nel 1521 il duca Tiberio Carafa acquistò la città e il castello per 50.000 ducati e la sua dinastia lo tenne fino al 1648. Ferdinando Carafa costruì sull’attuale Caserma Tofano un fastoso palazzo ducale con dei giardini rinomati in tutta Europa per la loro bellezza. Attualmente l’ex villa comunale nocerina, rimaneggiata poi agli inizi dell’800 da Roberdo de Sauget, è solo una piccola parte di quei giardini con fontane, ruscelli, animali e giochi d’acqua che tanto divertivano artisti e nobili dell’epoca. Fino alla metà dell’ 800 il Castello fu abbandonato a se stesso.